Il tecnico della lavatrice

Si era rotta la lavatrice ed avevo preso appuntamento con il tecnico per la riparazione. Mi aveva dato un orario in cui non sarei stato in casa, ma mia moglie Ele sarebbe stata sicuramente presente. Arrivò il giorno e la sera, quando rientrai, la lavatrice era funzionante. Quando chiesi a Ele come era andata, mi raccontò la "riparazione"...

Il tecnico é arrivato in orario e quando gli ho aperto mi é sembrato un bravo ragazzo, sulla trentina, pulito ed educato. Alle presentazioni mi ha detto si chiamava Gianni e da come mi guardava ho capito che la camicetta e i pantaloncini larghi che indossavo erano per lui piú interessanti della lavatrice. Comunque l'ho accompagnato in bagno (dove é l'elettrodomestico) e, mentre cominciava ad armeggiare, gli ho preparato un caffè. Quando glielo ho portato ho visto subito che si era tolto il giacchetto e i due pettorali tiravano sotto la maglietta girocollo. Mentre prendeva il caffè mi ha chiesto se ero sola e quando gli ho risposto che al momento tu non c'eri, mi ha chiesto se non mi annoiavo da sola in casa. Gli ho detto che talvolta accade, ma ogni pretesto poteva essere spunto di nuove conoscenze. Ho visto come un guizzo nel suo sguardo e mi ha chiesto se potevo aiutarlo, per fare prima, nel tenere la lavatrice inclinata su uno spigolo mentre lui operava sul fondo. Al mio assenso l'ha inclinata sul retro e mi ha spiegato come tenerla sollevata sullo spigolo spingendo con entrambe le mani. Nel mostrarmi il movimento mi è parso che si strusciasse col davanti dei pantaloni sulla mia mano destra. ma ho pensato che fosse stato un caso fortuito dovuto al poco spazio disponibile. Devo ammettere però, che il sentire un evidente gonfiore all'altezza dell'inguine mi ha fatto arrossire un pó ed anche scaldare. Tra l'altro per tenere la lavatrice ho dovuto mettermi davanti alla Candy e allargare le gambe per mantenere l'equilibrio. Mentre io tenevo la macchina lui si é piegato verso il basso e poiché, come mi ha detto, doveva trovare un pezzo sul fondo, ha infilato le mani sotto la Candy passandole attraverso le mie gambe allargate, più o meno all'altezza delle caviglie. Ho pensato che evidentemente anche ora fosse assolutamente casuale lo sfioramento del suo braccio sul mio polpaccio e quindi non ho detto niente mantenendo la posizione. Dopo qualche secondo, standomi sempre dietro, si é spinto un pó piú sotto con il busto per allungare ancor piú il braccio sotto la lavatrice. Questo movimento lo ha portato con la testa praticamente a contatto con la mia coscia e ginocchio e ho percepito un certo affanno nel respiro. Mentre mi chiedevo se in quella posizione vedesse le mie mutandine sotto i pantaloncini, sento la sua mano sinistra sfiorarmi la gamba sinistra e pian piano risalire verso la coscia sinistra. Gli ho chiesto se dovevo aiutarlo ancora e lui mi ha risposto affermativamente: mi ha detto che aveva quasi terminato, ma nel dirlo si é portato con la testa a sfiorarmi i pantaloncini e mi ha chiesto se potevo continuare a stare in quella posizione ancora per poco. Al mio sí, accompagnato da un certo senso di premura, forse ha equivocato, forse ho capito male io, ma si é sollevato e, standomi dietro, praticamente incollato al culetto, ha appoggiato le sue mani sulle mie e ho sentito una decisa erezione strusciarsi lungo il solco delle natiche. Visto che rimanevo ferma ed in silenzio mi ha appoggiato le labbra sul collo ed ho sentito la sua lingua calda e saettante. Come sai, non resisto molto a questo trattamento e per poggiare la lavatrice mi sono tirata piú indietro, praticamente spingendomi contro il suo torace e premendo ancora piú in basso sentendo distintamente la notevole erezione.
Ormai la lavatrice era tornata al suo posto; mi sono girata verso di lui e mi ha fatto dolcemente pressione sulla testa per abbassarmi su quello che, liberato dai pantaloni, ma ancora seminascosto dagli slip, sembrava un magnifico membro in erezione. Anche io mi sentivo ormai bagnata e non avevo piú bisogno di incoraggiamento o spiegazioni. Il suo sapore e la consistenza tra le labbra erano ottimali e mi sono prolungata nel suo e mio piacere per qualche minuto. Quando ho sentito che stava per venire gli ho chiesto se preferiva andare sul divano nella stanza accanto ed al suo sí l'ho preceduto liberandomi dalla camicetta e dai pantaloncini. Il vedere anche lui a torso nudo e col membro in piena erezione mi ha spinto ad allungarmi sul divano ed a allargare le gambe così da mostrargli quanto anche io desiderassi sentirlo dentro di me. Non si é fatto attendere e dopo aver infilato il preservativo (poi mi ha detto che ne ha sempre di scorta per questi casi) mi ha penetrato fino in fondo : un palo non eccezionalmente lungo, ma bello largo e soprattutto durissimo. Quando era di nuovo sul punto di venire, con la mia fighetta ben larga e fradicia, mi ha chiesto di girarmi e mettermi in ginocchio sul divano. Appena mi sono messa in posizione l'ho sentito nuovamente entrare, da dietro stavolta, e il suo pompare lo ha portato a stringermi le tette ed i fianchi alternativamente. Forse era troppo anche per lui: pochi movimenti e ho sentito irrigidirsi le spinte ed andare ancora piú a fondo e poi un sospiro gutturale mi ha annunciato che si era svuotato.
Non ho pagato la riparazione, mi é piaciuto molto l'intervento e mi ha dato il suo numero per chiamarlo caso mai si rompesse qualche altra cosa... ma anche se non si dovesse rompere niente.
Peró adesso scopami e fammi venire....